giovedì 16 giugno 2011

AM per Vendetta!

Salve a tutti gente, oggi approfittiamo del mio inizio di esaurimento nervoso dovuto agli esami di stato per scrivere questo post su un tema che mi sta molto al cuore, la Vendetta!
Chi mi conosce sa che ragazzo sono, buono, disponibile, gentile e sorridente con tutti, però pochi conoscono il mio lato nascosto, quella mia parte che chiede vendetta per i torti subiti.
La parte razionale di me capisce che la vendetta è una cosa stupida, che non porta a niente se no ad altra sofferenza, anche perchè non ho mai subito tutti questi grandi torti per vendicarmi però... Non so, succedono delle cose che mi trasformano, e mi trasformano veramente, come la mancanza di rispetto per me o per le mie cose.
E' come una magia che cambia il modo di agire, crea un percorso del tutto diverso e ti spinge a studiare nuovi modi per rimettere le cose al loro posto.
Quando mi vendico il messaggio che voglio lanciare è: E no carino, hai scelto la persona sbagliata con cui fare lo stronzo! e l'obbiettivo è farlo pentire: di quello che ha fatto, di essere nato, di avermi conosciuto, cose così và!
Il peggio di me è uscito, fortunatamente, solo due volte:
  • Il primo anno di scuola superiore ero ancora un fiore che doveva sbocciare, timido, basso, con gli occhiali, raffinato, elegante... uno sfigato insomma! Così mi sono trovato in questa nuova scuola italiana dove in classe eravamo solo 5 maschi, io, il mio odiatissimo cugino, un veneziano, un napoletano e uno più sfigato di me. I ragazzi italiani erano o uno o due anni più grandi di noi, alti, belli, e molto più spigliati di noi. Adesso a me figuratevi quando mi interessava della presenza di questi inutili esseri, io ero tutto preso dallo studio solo che a una persona superficiale e stupida come il mio amatissimo cuginetto la loro amicizia era fondamentale, perchè anche lui era figo, anche lui doveva essere importante e così per dimostrare che lo era faceva il bullo con me! Con Me! Ovviamente non faceva cose eclatanti visto che ha l'intelligenza di un fagiolino però mi è rimasta in testa questa cosa, io avevo una cosa che lui non aveva, un cervello. Che ho usato in modo malefico per un'intero anno, il secondo anno, dove in assenza dei due italiani che erano stati bocciati e dell'inutilità dell'altro sfigato eravamo rimasti in gioco solo io e lui; era il momento di agire. Pomeriggi passati a fargli studiare le cose meno importanti delle lezioni e tempo perso a fare compiti sbagliati al solo scopo di passarglieli sono stati la mia vendetta, ma nonostante il mio impegno Alex è stato promosso comunque per cambiare scuola la seconda settimana del terzo anno perchè quella che facevamo era troppo difficile per lui, preferendone una a pagamento dove la sua unica fatica era quella di rispondere presente all'appello.
  • Terzo anno, eliminato il problema Alex mi potevo dedicare allo studio senza nessun'altra distrazione. O almeno l'avrei potuto fare se non avrei avuto un nuovo compagno di classe che si sentiva il padrone del mondo. Quest'essere inutile si è permesso di prendere un mandarino dal mio banco e buttarmelo dalla finestra solo perchè a lui non piaceva l'odore che il mandarino faceva quando si sbucciava. Io ero scioccato, non mi conosci e ti permetti di fare una cosa del genere? Forse era un modo elegante per dire uccidimi? Gli ho detto: Senti coso, se non vuoi conoscere la parte più brutta di me chiedimi scusa e domani fammi trovare un mandarino sul mio banco. E lui che ha fatto? Niente, anzi era felice che si era fatto vedere che era un duro. La vendetta è iniziata quando ho iniziato a chiamarlo pollo di mare (che non vuol dire niente ma lo faceva seccare da impazzire), gli facevo sentire canzoni con versi di un pollo appena entrava in classe e qualche volta gli ho fatto trovare anche delle piume nel suo banco e altre cose malvagie. Il mio scopo principale era quello di vederlo Gloglottare (come i tacchini) ma visto la minaccia di una sospensione e davanti al fatto che si ostinava a non chiedermi scusa alla fine il pollo ha cambiato classe e corridoglio ogni volta che ci incontravamo a scuola!
Detto questo come canzone non ho scelto Man Down di Rihanna (muahahahah) ma Smile di Lily Allen e aggiungo che a quelli che dicono La miglior vendetta è il perdono che no, la miglior vendetta è rovinare una persona :)

Quasi dimenticavo.
Se mi fai un torto non sarà subito, ne dopo una settimana, magari neanche dopo un mese, forse passeranno addirittura anni ma stai tranquillo che un giorno, quando tutto ti andrà male e guarderai in'alto per maledire il cielo, affacciato dalla finestra del palazzo davanti a te ci sarò io, che riderò. E quella risata ti farà gelare il sangue!

VENDICHIAMOCI !!!!!!!!!!!!!

Hola gente! Da quanto tempo è che non ci sentiamo ? Tanto. Di chi è la colpa ? Lo sappiamo tutti ormai .... del mio socio che è sempre super impegnato e oggi mi ha fatto un po’ inacidire e per farsi perdonare ha proposto di scrivere un post su Moranando e ha scelto anche il tema.

La VENDETTA.

Ok è vero ho già perso in partenza visto e considerato che il mio socio è rinomato per la sua infida malvagità e per a sua diabolica mente vendicatrice. A volte mi spaventa davvero quando mi racconta di sui atti vendicativi al limite del mostruoso. Per fortuna che mi vuole bene ahaha !

Io non so se sono un tipo vendicativo. Bhe si qualche cosa di malefico l ho fatto, ma come si dice a Roma “quando ce vò ce vò” e quindi credo che la vendetta, come ogni altra cosa buona o cattiva, è nel sangue degli uomini e va apprezzata o odiata anche lei.

La vendetta va servita fredda. Questo è vero. Non c’è cosa più piacevole che vendicarsi proprio quando nessuno se lo aspetta, colpire l’avversario dopo giorni o mesi o anni anche, aspettare il momento perfetto per scatenare tutto il nostro risentimento e il nostro lato oscuro, perché si, vendicarsi dopo tanto tempo ci ha dato proprio la freddezza la malvagia lucidità di studiare il nostro nemico e di appuntarci tutti i suoi lati deboli e quando Dio ci concede il giorno della rivalsa poter sfoderare il diavolo che è in noi e colpire a morte e senza ripensamenti per fargli pagare tutto quello che ci ha fatto.

Io devo essere sincero non mi sono mai capitate occasione in cui mi sono vendicato e quelle pochissime volte che è successo non sono stato cosi clamoroso e spettacolare come avrei voluto. Ma forse perché non avevo davvero dei buoni motivi per vendicarmi e non sono malvagio inside come certi spagnoli di mia conoscenza con le lentiggini e i capelli lunghi U_U

Mi ricordo un paio di eventi in cui mi sono vendicato. Il più bastardo in cui ho tirato fuori tutta la mia malvagità è quando un ragazzo mi ha lasciato e sulla sua bacheca di face book ho scritto pubblicamente che non aveva 25 anni come scriveva ma 36 e che si chiama “nome e cognome” data di nascita dove abitava e foto vera. In meno di dieci secondi tutti i suoi “amici” di face book che erano tutti minorenni tra l'altro lo hanno insultato in ogni modo per averli presi in giro e si sono cancellato e gli hanno bloccato il profilo fino a che non si è dovuto cancellare. Non voleva me ? Mi aveva preso in giro? Era quello che si meritava U_U

Poi vediamo ? Che altro ho fatto ? Ah si ! Alla mia “ex migliore amica delle superiori” dopo aver saputo che aveva raccontato a tutta la scuola che ero gay e le altre mie confidenza per 4 anni di scuola. Quando l’ho saputo, due anni dopo la fine della scuola, che uscivamo tutti i giorni assieme, ho aspettato la serata di incontro con tutti gli ex compagni di classe e l’ho picchiata per quello che mi aveva fatto, a no prima le ho detto che era una persona insulsa e ho pubblicato su face book tutti i suoi intrallazzi amorosi con uomini sposati e ragazzi prossimi al matrimonio, e poi l’ ho picchiata. Ora non esce più per il suo paese.

Ho ancora un paio di cose da vendicare nella mia vita ma sto ancora progettando un piano diabolico oltre ogni limite.

Ma in linea di massima oltre questo paio di episodi eclatanti e qualche cosa più piccola non sono il tipo vendicativo, IO, sono più una persona che una volta che mi ferisci ok per me sei morto ti ignoro completamente, non sei neanche nell’aria, non sei neanche un essere vivente, sei il nulla. Sei troppo insulso per meritare anche il mio impegno a vendicarmi. Sono superiore. Ti maledico nel nome di qualche oscura dea della guerra celtica a te e a tutta la tua famiglia per dieci generazioni, e poi amen, per me sei morto.

La vendetta è una cosa così stupida, l’indifferenza è molto più crudele e molto meno faticosa. Anche perché abbiamo così poco tempo da vivere, perché perderlo nel progettare oscure trame vendicative ?

La canzone per questo post ? Boooooooooooooooooo ! Non so proprio che canzone mettere, confido che il mio socio ne troverà una abbastanza bella per valere per entrambi i post. Un beso a tutti i nostri amici lettori a presto!

venerdì 3 giugno 2011

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Buonasera a tutti!
Dopo tante discussione è arrivata la canzone illuminante al mio socio che ha finalmente scelto il tema di oggi, la solitudine!
Anche se conoscete il 15% di me saprete di certo che io e sa solitudine siamo proprio due cose inconciliabili. Gente che va, gente che viene, gente che nasce e gente che muore si alternano con regolarità nella mia vita non lasciandomi neanche il tempo di guardarmi dentro per rendermi conto di chi sono veramente e dove sto andando.
Ora ho parecchi amici, una famiglia troppo numerosa, una ragazza che mi ama quindi tecnicamente non dovrei neanche sapere cos'è la solitudine, e effettivamente credo di non saperlo!
Quando sono a casa, solitamente non ci sono mai meno di 18 persone, poi capita quelle sere dove a cena siamo due o tre e li davvero senti il respiro della casa che ti fa capire che si, anche tu puoi essere solo.
Ma l'uomo si sa, è un'animale fatto per stare in gruppo, portato a socializzare e relazionarsi con gli altri, però che sempre qualcuno che ha paura di non essere capito, di essere rifiutato, deriso  e quindi si isola dando la colpa a una, spesso ingiusta società.
In verità non so neanche io dove voglio arrivare con questo post, forse voglio lanciale il messaggio che nessuno fondamentalmente è solo, basta guardarsi attorno, ci sono tantissime persone pronte a conoscerti, amarti, odiarti (che per me è una cosa importantissima per passare tempo), ma è davvero così?
Basterebbe questa cosa a un vecchietto abbandonato dai suoi figli perchè ormai è troppo vecchio e inutile che non ha nessuno con cui parlare nella grande casa che una volta condivideva con la donna che amava?
A una donna che viene costretta a prostituirsi e che negli occhi degli altri trova solo odio e disprezzo per la 'troia'?
O a quella che viene picchiata del marito e per non far parlare la gente soffre in silenzio?
All'emigrato che mentre cammina per strada verso la casa che condivide con altre sei persone si sente dire 'Sporco Nero'?
Al ragazzo omosessuale che non si dichiara per paura di restare meno solo di quello che già è?
Sicuramente no, anzi!
Ci sono state occasioni dove anche io mi sono sentito solo. Quando ti viene a mancare una persona fondamentale allora si, capisci che ora su quella persona non puoi fare più affidamento e ti ritrovi nudo e disarmato in guerra che non sapevi neanche esisteva.
Quindi concluderei questo post che ha cercato di dire molto ma non ha detto niente dicendo che siamo tutti soli ma non lo è nessuno se ci uniamo.
Se non capite non vi preoccupare, non lo capisco neppure io!
Come canzone metto My Immortal degli Evanescence non per il suo significato, che ignoro assolutamente, ma per il fatto che ogni volta che la sento vengo assalito da un senso di solitudine e tristezza assurdo!

IO SONO SOLO ...



Anche sta sera siamo qui sul nostro Moranando. In questi giorni sono successe tante cose vero socio ? ? Si vede proprio che la stagione cambia e le nostre giornate si riempiono di tanti eventi nuovi, di tanti cambiamenti, più o meno allegri.


Il tema di oggi credo che lo vincerò io e lo sai! La SOLITUDINE. Chi ne sa più di me ?


Non vorrei annoiarvi o deprimervi con la mia storia di povero ragazzo sempre solo. In breve. Fino da piccolo per la mia diversità più o meno palese non ho mai avuto amici e quei pochissimi che c’erano dopo un po’ se ne andavano e questo non ha facilitato il mio carattere e la mia crescita. In una famiglia in cui si e no vieni considerato, sempre chiuso in camera sui tuoi libri o nella tua musica. Ok basta così...


Non è un post facile per me; ma l’ho scelto e lo devo finire.


Come ci si sente ad essere da soli? Ci si sente fragili, deboli, vulnerabili a tutto. Ci sono dei giorni che la solitudine è davvero così forte che il silenzio mi esplode in testa e mi manca il fiato e arrivano le crisi di panico. Di notte. Di notte mi sveglio nel letto e mi giro e rigiro ricordando l’ultima volta che qualcuno mi ha abbracciato o baciato o mi ha stretto anche solo la mano.


E quando trovi qualcuno ? Forse ti rende felice una settimana, ti fa sentire ancora vivi, che ne vale la pena di fidarsi, di amare, di vivere, di essere felici, e credi che finalmente è la volta buona che hai trovato una famiglia, un amore e degli amici.. Poi, come sempre, tutto sparisce.


Fa male. tanto male. Quando senti che tutto sparisce che sei solo, sempre solo, che non c’è nessuno di notte da stringere o da poter chiamare, nei pomeriggi in cui piove nessuno che ti tiene compagnia, quando il sole è alto nessuno con cui passeggiare o andare al mare. Si ci sono dei conoscenti ogni tanto ci esci e fingi di stare bene, tanto loro che ne sanno ?


Gli amici veri? Se ci sono, nel mio caso sono a centinaia di km di distanza purtroppo, ma fortunatamente sono la mia famiglia e tutti e due sono sempre sempre con me anche se non li sento tutto il giorno, anche attraverso un pc loro sono qui, sempre; ma a volte la voglia di stringerli davvero, di sentire il loro profumo, la loro voce, le loro espressioni, di toccarli piangere con loro e ridere con loro è cosi forte....


C’è una cosa però che la mia solitudine mi ha insegnato: la forza.


A volte il dolore di stare da solo è così forte e duro che sembra che mi spacca in due e mi toglie il fiato, mi getta nella solitudine, nella depressione, nella paura e piango e divento debole e fragile; ma allo stesso sempre questo dolore si indurisce dentro di me e diventa una corazza, un’armatura, che mi fa vedere cosa è davvero importante nella vita e che mi spinge ad amare ancora di più e persone che mi sono accanto, a prendermi cura di loro a dimostrargli quanto le ami.


Essere da soli è difficili, da morire, a volte vorrei spaccarmi la testa e farmi uscire questo buio di stare da solo e prego ogni santa notte perché qualcuno li su mi conceda un abbraccio di carne vera.


Non so quello che scriverai tu socio e non so neanche se alla fine il mio post è stato un post o solo uno sfogo di un altro attacco di solitudine e di ansia, ma almeno ora sto meglio ...


Io lo so che verrà il giorno in cui non sarò più solo, lo so che devo aspettare ancora tanto, ma sarò paziente. Per ora ho due mani da stringere che mi tengono in vitae grazie a loro almeno sto a galla.


La canzone che ho scelto è “LOST” di Katy Perry che amo particolarmente proprio nei momenti di solitudine.


Un abbraccio a tutti quelli che si sentono soli, ricordatevi che soli non siamo mai...

mercoledì 1 giugno 2011

L'unica ragazza al mondo...

Fatti recenti della nostra vita ci hanno portato a un tema comune, l'Innamoramento.
Le farfalle nello stomaco, gli occhi che ti luccicano quando parli di lei, la lingua che si sintonizza sul cecoslovacco quando gli devi parlare e la faccia da deficiente che hai sistematicamente ogni volta che LEI ti guarda, sintomi della malattia più bella del mondo, l'Amore!
Come dovreste sapere sono fidanzato da quasi 4 anni con la ragazza più bella del mondo e da una settimana circa abbiamo deciso di fare un gioco perverso. Quello di 'lasciarci', così da darci la possibilità di ri-sceglierci, di ri-innamorarci, di ri-percepire tutte le sensazioni che magari col tempo si danno per scontato. 
E così oggi, dopo una settimana di sofferenze e corteggiamenti, ho dato il mio secondo 'primo bacio' alla ragazza che più amo al mondo.
Consiglio a tutti gli innamorati di farla questa prova. Ricominciate da zero, parlate come due sconosciuti, provateci, datevi un primo appuntamento, corteggiatevi, riassaporate il sapore del primo bacio, l'emozione delle vostre mani che si sfiorano, dei vostri sguardi che si incontrano, dei brividi che precedono ogni bacio.
Perchè in amore nulla deve essere scontato o normale, bisogna dirgli che è bellissima ogni volta che la guardi, sentire il bacio come un momento magico, sorridere ogni volta che sei ti scrive un messaggio, consumare gli specchi per essere sempre perfetto per quando lei uscendo di casa ti vede, sentirti un cretino quando cammini per strada con un mazzo di rose per poi dimenticare tutto quando i suoi occhi si spalancano sorpresi, sentire i brividi quando la vedi sorridere quando tu gli fai una sorpresa, fare le peggiori pazzie solo perchè sai che la renderai felice, fare di tutto per farti perdonare dopo un litigio, anche stupido, fargli capire che non deve essere gelosa perchè lei è l'unica nel tuo cuore, baciarla dopo che lei ti ammazzerebbe perchè ti fai le foto con le ragazze di mezza spagna (ok, questa cosa forse capita solo a me!).

Innamorarsi significa sentirsi in pace con se stessi e col mondo, sapere che c'è qualcuno che ti pensa con cui puoi condividere gioie e dolori, essere sempre pronto ad esserci, qualunque cosa succede, farla sentire speciale, l'unica ragazza al mondo.
Perchè in effetti lei è l'unica ragazza al mondo.
L'unica che pensi quando ti svegli, l'unica che hai davvero voglia di vedere, l'unica con cui hai voglia di fare pazzie, l'unica che sai amerai per sempre!

INNAMORARSI ... ESSERE AMATI ...




Hola amici ! Siamo tornati ! Si lo so siamo stati molto assenti ultimamente per diversi motivi, ma eccoci di nuovo qui. Oggi è un giorno importante per il mio socio, e proprio per questo credo che non ci sia tema più adatto da trattare di questo. “INNAMORARSI”.


Cosa vuol dire innamorarsi? cosa accade al nostro cuore, al nostro cervello, al nostro corpo quando ci innamoriamo? Cosa si fa o non si fa per la persona che amiamo, cosa fa lei per noi?


Bhe le domande sarebbero infinite e altrettanto infinite le risposte, perché è ovvio che ogni persona ha una sua visione dell’amore dovuta al suo passato e al suo carattere.


Voglio subito precisare che parliamo d AMORE, non ti infatuazione, che è una cosa passeggera e che va e viene in una stagione come le foglie d’autunno.


A differenza del mio socio non ho la fortuna di poter dire cosa si sente nel sentirsi amato perché ancora non ho trovato nessuno che mi ami. Ma penso che posso dire cosa vuol dire per me amare. Posso spendere mille parole e frasi fatte e romantiche, ma credo che posso semplificare tutto in poche righe. Amare per me è donarsi, è vivere con e per la persona che sia ama, di due persone diventare una sola in una sola vita. Ovvio che è più facile a dirsi che a farsi, ma non siamo qui per parlare di meccaniche di coppia.


Ho amato davvero poco nella mia vita, due persone non di più, per le altre forse ho provato solo un forte affetto che forse poteva diventare amore, se non mi prendevano in giro o non sparivano subito, ma questa è un’altra storia. Quando ho amato mi sono donato fino ad annullarmi per la persona che amavo (forse è anche sbagliato annullarsi, ma io so amare solo così ora). Gli ho dedicato ogni mio singolo istante e ogni mio singolo pensiero, gli ho dedicato tutto il mio cuore e la mia vita, ho fatto e avrei fatto di tutto anche solo per vederlo sorridere.


Amare è sacrificarsi, doneresti anche la vita per la persona che ami. Ti piace vederla ridere, sorridere, sapere che è felice, che la rendi felice. E’adorare ogni suo difetto, ridere di ogni sua stranezza, amare ogni suo pensiero più particolare, affidarsi a lei e fare in modo che si fidi di noi. E’ uno scambio continuo di luce e di vita. Corteggiare qualcuno è pensare a un NOI non a un “io e te”; è stupire, è rendere felice, è scoprirsi ogni giorno sempre di più fino a conoscere la persona amata meglio di noi stessi.


Chi ama non vive invano, ma chi è amato è ancor più fortunato...


Attraverso i racconti spiritosi del mio socio io posso solo lontanamente immaginare che cosa voglia dire essere amati o stare con qualcuno, vivere una vita in due. E sono molto felice per lui, soprattutto per questa sua ultima pazzia che mi ha fatto scompisciare dal ridere per giorni ahaha !


Devo concludere il post con una canzone. Lo so non è stato un granchè come post, ma vi ho detto non sono un esperto del tema “innamorarsi” ma almeno ho dato modo al mio socio di parlare di questa cosa liberamente sul nostro diario che è il legame più bello che ho con lui . Come canzone ho scelto “Il regalo più grande” di Tiziano Ferro, che mi fa pensare a una persona per me molto cara in questo periodo e mi fa pensare che in fin dei conti avere al fianco qualcuno che ti ama totalmente e vive per te è un dono del destino...