lunedì 17 gennaio 2011

CIAK : SI SOGNA !

Holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ! Che bella giornata! Finalmente il mio socio ha scelto di sua spontanea volontà un tema che mi piace tanto tanto. I nostri film preferiti. Allora, ho duemila cose da dire, premettendo che ogni film che vedo, bhe diciamo il 90% dei film che vedo, diventano i miei film preferiti, si perché ogni film , chi più chi meno, contengono un insegnamento o quel particolare in più che mi ricordi qualcosa di speciale della mia vita, una persona, un evento, un mio sentimento. Si diciamocelo: sono malato di film; fosse per me vivrei perennemente in un cinema a vedere tutte le anteprime. Premettiamo che sono anche molto esigente in fatto di film: odio gli horror e quei film demenziali che dovrebbero far ridere e a me fanno solo vomitare. I film che amo sono quelli che parlano di cose vere, di sentimenti, più o meno drammatici, che siano storie vere, personaggi storici o mondi fantastici. Allora iniziamo subito con la lista dei miei film preferiti, che dovrebbe essere infinita, ma se scrivo più di dieci film il mio socio mi uccide ahaha.



1) Al primo posto ovviamente non può non esserci il migliore film della storia del cinema, a mio parere: “Il Signore degli Anelli”. E si, diciamolo: io amo profondamente, visceralmente, il mondo di Tolkien, ci sono cresciuto, ho letto almeno 6 volte ogni suo libro, da quelli più famosi ai suoi saggi sulle storie medievali e lo amo davvero tanto che credo che buona parte della mia scrittura è influenzata dal professore di Oxford. Perché “Il Signore degli Anelli”al primo posto? Perché per me è qualcosa di divino, sublime, perfetto, al di là della messa in scena vera e propria; a me non interessa che sia più o meno conforme al libro, perché ovviamente nessun film può essere bello come il libro da cui è tratto, ma credo che Peter Jackson sia un genio, un dio del cinema, e credo che solo lui poteva trasportare sul grande schermo il capolavoro di Tolkien. Tutto in quel film è perfetto: gli attori, le ambientazioni, le scenografie, gli effetti speciali, le musiche! Davvero la Terra di Mezzo è esistita in Nuova Zelanda attraverso la macchina da presa di Jackson. Adoro questo film perché per me è il miglior viaggio nel mondo della fantasia che io abbia mai fatto. Conosco ogni singola battuta del film, perfino i versi di ogni singolo orco o uruk-hai. C’è un qualcosa che cresce in tutto il film e mi assorbe come un tornado, un sentimento fortissimo, un crescendo di emozioni e lacrime che mi scoppiano dagli occhi e ogni volta, mentre Frodo distrugge l’Anello, io piango a dirotto. La grazia di Galadriel, la saggezza di Gandalf, c’è qualcosa di divino in tutto quel film, un’opera sublime e perfetta sotto ogni punto di vista. Ogni volta che vedo quel film, di cui so praticamente ogni dettaglio anche della scenografia, quindi in teoria ha perso anche il gusto della sorpresa, mi sento come se anche io fossi lì, sento i loro sentimenti, le loro emozioni e vivo per quelle tre ore del film, ovviamente ho la versione estesa deluxe di ogni episodio, nella Terra di Mezzo. Il mio cuore si alleggerisce, sento un coraggio e una passione costante crescere dentro di me, come un canto elfico che mi spinge a sperare in un mondo migliore, a farmi convincere che anche in questo nostro mondo materiale e reale è possibile sconfiggere e distruggere il male e trovare la pace. Credo che il “Il Signore degli Anelli”sia la metafora perfetta della realtà dell’uomo. Amore, amicizia, coraggio, amor di patria, sacrificio, la giusta lotta per i giusti ideali, tutto nel film è tratto con maestria e perfezione in un crescendo stupendo. Potrei continuare per ore: amo questo film, mi porta in un mondo diverso, nelle sue fantasiosi leggi che diviene reale e tangibile; è un sogno ad occhi aperti, non è evasione, è solo vedere un altro mondo e tornare in questo mio mondo consapevole che c’è qualcosa di bello anche nella fantasia.



2) Il secondo film che amo particolarmente, e che conosco in ogni singola battuta, è “Alexander” di Oliver Stone, con il mio idolo Colin Farrell. Premettiamo che io considero Colin l’ultimo vero divo al pari di James Dean, al pari di Jhonny Depp. Amo particolarmente i film storici e la storia di Alessandro Magno mi ha sempre affascinato e ho cominciato a legger parecchi libri più o meno attendibili sulla sua figura storica. Alessandro Magno, specialmente in questo film, è disegnato non come un conquistatore o un tiranno, ma viene svelato come uomo ispirato dai sogni, dalle leggende, un uomo che osa, che sogna, che progetta un mondo migliore, più grande. Non è un tiranno ma un edificatore di una nuova società, di un nuovo modo di pensare, quello ellenico appunto. Sognava un mondo in cui tutti fossero liberi, che ognuno di qualsiasi cultura fosse allo stesso livello. Sognava un mondo, una società evoluta, democratica, in avanti, puntata al futuro. Costruì dal suo sogno l’impero più grande del mondo antico, ma nessuno conquistò quello che conquistò lui, arrivò dove perfino gli Dei erano giunti. Vive per la sua passione, per il suo ideale, combatteva, sbagliava si rialzava, e amava... amava con una ferocia assurda, passionale, sanguigna. “Alexander” è un film a tinte forti, rosse, oro, nero. È caldo, è passionale, è vivo. Negli occhi di Alessandro Magno, così stupendi nel volto del bellissimo Colin Farrell, si vede un fuoco così bello ardere dentro: il sogno di cambiare il mondo, di potercela fare, di vivere per un ideale.


3) Altro film storico che amo al pari di “Alexander” è “Elizabeth” con Cate Blanchette, la bella Galadriel del “Il Signore degli Anelli”. Io ho sempre amato la storia antica inglese, le case reali, gli intrecci di corte, i sotterfugi, gli inganni. Elisabetta d’Inghilterra, figlia dello spietato e straordinario Enrico VIII, la Regina Vergine. La sua storia è romantica, forte, dolorosa, passionale. È un’eroina del mondo antico che puntava a un mondo migliore anche lei. Una donna, e che donna, che sacrificò tutto, perfino il suo amore e la sua felicità, per il bene della patria, considerandosi sposata al suo stesso popolo. Cate Blanchette poi la rappresenta con una grazia e un’eleganza, una determinazione, affascinante; non mostra la regina, bensì la donna, fiera, combattuta, appassionata, innamorata della vita, della giustizia. Guardo molto spesso questo film, cercando ispirazioni per le figure femminili dei miei libri.


4) “Remember Me”. Lo so è un film con Rober Pattinson, il bel Edward di Twiligh. Ma non è una storia d’amore vampiresco strappalacrime e accumula premi cinematografici. “Remember Me” è un film, drammatico, credo, tagliente. Ambientato ai giorni nostri, la storia di un ragazzo dal passato travagliato che si innamora di una ragazza anch’ella dal passato difficile. Non è la solita storia d’amore, in effetti d’amore se ne vede poco: è più un cercarsi, un conoscersi, uno scoprirsi. Questo protagonista così chiuso, così triste, un po’ drammatico e patetico a volte nel suo pessimismo, che vive nella memoria del fratello morto. Ma mi ha colpito molto, primo perché non credevo che Robert Pattinson dopo la pallida maschera del bel vampiro potesse fare un film come questo più impegnato, e mi ha colpito anche molto il titolo, che solo alla fine si spiega: “Remember Me”, Ricordati di Me. E' un film che davvero ti commuove dentro, che ti strappa una lacrima amara. “Ricordati di me”; perché non c’è niente di più travagliato, struggente e romantico di continuare a vivere nella memoria di qualcuno che abbiamo perso, morire un po’ con lui e sentirlo allo stesso tempo vivere dentro di noi. Questo film mi ha insegnato tanto a ricordare, a non dimenticare il passato o le persone che ho perso, e allo stesso tempo mi ha insegnato a vivere ogni istante con più coraggio, con più intensità, perché tutto è così fragile.


5) Ora viene una serie di film a tematica gay, (già oso immaginar ei commenti del mio socio -.-). “Le fate ignoranti” di Ferzan Opzetek: un film variopinto, credo, drammatico, ma mortalmente realista. Credo uno dei migliori affreschi della condizione omosessuale in Italia. Un film d’amore, ma di un amore diverso, doloroso, difficile. La storia di vite diverse, di persone al margine che convivono insieme perché dimenticate e scartate dagli altri. Un film molto particolare, con le sue situazioni, le sue paranoie, che mostra un mondo gay diverso da quello che immaginano la maggior parte delle persone; forse un mondo gay più reale. “Shelter”, un cortometraggio americano del 2003: la storia di un ragazzo di periferia, povero, allo sbando, che si innamora del fratello ricco e dichiaratamente omosessuale del suo migliore amico. A primo sguardo sembra la solita storiella d’amore, il ragazzo povero che si innamora di quello ricco, diverse discussioni in casa e poi vissero tutti felici e contenti. Ma alla seconda visione il film ti mostra i suoi dettagli: il disagio economico, la crisi familiare, il forte pregiudizio, la difficoltà del protagonista a decidere tra la sua felicità e il dovere verso la famiglia; decidere se realizzare i suoi sogni con l’uomo che ama e dichiararsi al mondo e perdere tutto o continuare a fingere solo per non sentirsi diverso. C’è una frase del film che mi è rimasta impressa: “Nessuno rimanere per sempre” dice la migliore amica al protagonista, e lui le risponde “Allora perché prendersi pena a lottare per loro?” e lei gli risponde saggiamente, “Perché ne vale la pena”. Ecco questo secondo me è il concetto principale del film: per amore, qualunque tipo di amore, o per un sogno, qualunque sogno, si deve lottare, sempre, anche se un giorno l’amore finisce o il sogno svanisce, non perché deve essere eterno, ma per non rimpiangerlo mai. L’ultimo film di questo trio gay è “Latter days”. Non so di che anno sia, l’ho trovato per caso. All’inizio mi sembrava un film un po’ stupido a dirla tutta e volevo staccarlo, ma dopo un po’, anche se strano e un po’ inverosimile, la storia ingrana e ti fa ragionare. È concentrata su due ragazzi che sono praticamente l’opposto: uno bellissimo, gay dichiarato, che si prostituisce e che pensa solo ai soldi e alla bellezza; l’altro un ragazzo mormone, chiuso nella sua stupida filosofia e prigionia cattolica omofobica. Si incontrano e scatta l’inevitabile. Ognuno dei due soffrirà per l’amore che prova per l’altro ma alla fine meno male che tutto finisce bene. Ma ci sono delle scene assurde nel film: il ragazzo mormone che vien torturato dalla sua chiesa perché deve espiare l’abominio di sodomia con un uomo. È qualcosa d’agghiacciante, ma che ti fa pensare: al giorno d’oggi c’è ancora gente che ucciderebbe il proprio figlio solo perché crede che sia un peccato che egli ami un uomo.



6) “Elizabeth Town”, con Orlando Bloom e Kristen Dunst. Un film davvero strano, paradossale, surreale a tratti, ma che mi ha ricordato molti miei momenti difficili. Dovete vederlo, è molto spassoso, tragicomico a tratti, ma in fondo ti insegna molto. Drew, interpretato dal bellissimo neopapà Orlando Bloom, perde lavoro, fidanzata e padre, e sul punto di suicidarsi viene spedito dalla madre a raccogliere le cenere dai lontani parenti paterni, e mentre vola a Elizabeth Town conosce questa bellissima hostes ed è amore a prima vista. Ma un amore un po’ folle e pazzo. E in tutto questo film il tema principale è il viaggio, il classico viaggio in automobile sulle infinite strade americane. Il viaggio interiore insomma quello che dovremmo fare almeno una volta nella vita tutti quanti per riscoprire noi stessi. Quel viaggio un po’ in stile “Sulla strada” di Kerouac, rivisitato moderno in questo film. Un bel film, tranquillo, spensierato, con un buon equilibrio di sentimenti, ma che ti lascia quel non so che in bocca, forse proprio quella voglia di partire e ritrovare se stesso...


7) Ultimo film di cui voglio tesser le lodi, (perché se continuo il mio socio mi cancella dal blog) , è un film che ho visto di recente, piangendo dall’inizio alla fine (si sono un ragazzo sensibilissimo, lo so). “August Rush – la musica nel cuore”. Ci sono due temi che mi hanno toccato molto in questo film. Ovviamente la tragica storia del protagonista: orfano che cerca i suoi genitori. E il secondo tema è la musica: la musica vissuta come amore, come guida, come vita, ispirazione, dedizione. È un film che ti commuove tanto, che ti fa pensare davvero tanto. Un film che ti fa ascoltare la melodia che ognuno ha nel cuore. Che ti insegna ad ascoltarla, seguirla. C’è amore, tanto amore in questo film, che si tesse in musica, e stringe i protagonisti, li fa ritrovare per caso, ne risolvi i problemi e li rende felici. Un film che si merita di essere visto con il cuore aperto....

Questo post esageratamente lungo è finito, si lo so è stato davvero troppo quello che ho scritto, ma ci tenevo tanto, ringrazio chi con pazienza lo leggerà dall’inizio alla fine e si degnerà almeno di vedere i film che ho menzionato perché secondo me lo meritano davvero.
Un bacio a tutti voi cari lettori ! e un bacio al mio socio che sarà davvero furioso ora! Ahah !

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