sabato 1 gennaio 2011

FRAMMENTI DI MEMORIA


Bhè, eccoci qui dunque! L’inizio di un nuovo anno. Ci saranno altri 365 giorni da vivere e certamente accadranno molte cose ogni giorno... Però, non voglio guardare in avanti a questo 2011, voglio guardare un attimo indietro e vedere quello che c’è stato.
Cominciamo col dire le solite cose: un’infanzia non proprio felice, un ambiente familiare un po’ turbolento, problemi nella socializzazione, mancanza di amici, ecc, ecc... non mi va di annoiarvi con i miei problemi psicologici.
Se guardo indietro vedo i pomeriggi d’estate a giovare in giardino con qualche amichetto che abitava vicino casa, se guardo l’inverno invece ero sempre dentro a leggere... sono cresciuto leggendo. I libri sono sempre stati per me l’unica aria pura che potessi respirare, sono tutt’ora per me l’unica medicina per quando sto male e mi sembra che il mondo mi soffochi. Se guardo indietro, intorno ai 10-15 anni, vedo poche cose: pomeriggi passati sempre chiuso in casa a leggere libri o in chiesa il sabato pomeriggio per le riunioni degli scout. Il resto ? Non c’è un resto.
Sin dalle elementari forse la mia diversità era più palese agli altri di quanto lo fosse a me e di conseguenza non ho mai avuto un gruppo d’amici, neanche con i coetanei della scuola; in classe ero sempre quello che stava da solo e ovviamente alle medie e per di più alle superiori ero il bersaglio delle risate nei corridoi. In fin dei conti io ero il “frocio” di turno, ma non ne voglio parlare qui...
Se guardo indietro vedo chiari gli ultimi cinque anni: nel 2005 mi sono accettato e ho iniziato a graffiare contro il mondo per trovare una mia strada, un mio spazio e una mia vita. Abito ancora con i miei, in questa casa claustrofobica, sentendo litigi su litigi e vivendo i soliti problemi; in questi anni ho dovuto scavarmi una vita segreta a parte e tentare di respirare come con l’aiuto di una bombola d’ossigeno in ospedale...
L’ultimo anno è stato il più intenso, sia in senso positivo che negativo. Negativo perché sono stato cacciato dagli scout quindi tutta la mia vita sociale, se cosi si poteva definire, è crollata e ho perso moltissime persone che ritenevo amici, di conseguenza ho iniziato ancora d più a dubitare delle persone e a legarmi ed aprirmi sempre meno. Le delusioni amorose hanno amplificato ancora d più il mio senso di solitudine convincendomi che forse è il caso che io viva da solo e senza nessuno accanto, farebbe meno male...
Ma il 2010 è stato anche un anno di molte sorprese: alla scomparsa di molti “amici” è seguita la scoperta di nuove persone. Devo premettere che tale conoscenza è avvenuta in chat e che quindi molti di voi dubiteranno su quello che sto per scrivere. Queste persone, una in particolare, lentamente mi hanno conquistato, forse indubbiamente grazie alla loro unicità. Qui dove abito non ho mai conosciuto persone così particolari, poliedriche, dinamiche, in continua trasformazione ed evoluzione, le cui vite sono cosi decine d volte più interessanti della mia che forse un po’ li invidio o quanto meno ci sto male per non poter essere con loro fisicamente e prender parte di questo turbine colorato che è il loro mondo, mentre il mio è così grigio.
Queste nuove amicizie mi hanno fatto maturare tanto e mi hanno aiutato in momenti molto difficili.
Un anno è finito. Un altro anno... Forse è da psicopatici dirlo, e forse lo sono, ma io ho paura di invecchiare, del lento passare del tempo, inarrestabile come la nostra decaduta. E quello che mi fa più paura è che per me nulla cambia, tutto resta cosi tristemente grigio. Anche in questo 2010 non ho trovato l’amore o le vere amicizie, non ho realizzato nessuno dei miei sogni e non ho trovato la forza di essere me stesso e costruirmi una mia vita e un mio mondo. Temo tanto che il 2011 sia anch’esso cosi piatto, ma voglio impegnarmi, di nuovo, per altri 365 giorni a realizzare qualcosa, a cambiare, a migliorare.
Posso farcela. Voglio guardare avanti ora e vedere qualcosa di bello.
E sempre la musica mi guiderà...

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